
Poveracci, sono alla frutta e non sanno più nemmeno loro cosa fare, cominciano a rimpallarsi le colpe banche centrali e governi, se ne escono con trovate geniali tipo
rilasciare 1000 miliardi di euro allo 0,05% di interessi (se non ti sta simpatico Il Fatto Quotidiano, usa google e leggi la notizia dove più preferisci), a cui però accedono solo le banche. Attualmente
l'M1 della zona Euro (la quantità di Euro circolanti) è di 5.5 miliardi di unità. 1000 miliardi di euro sono quasi il 20%, che fanno comparire così, da un giorno all'altro (non crederete mica che dietro ci siano oro o asset vari, vero?) i quali finiranno alle banche, che li investiranno nei modi più turpi per farli fruttare così che quando l'iceberg di merda si sarà sciolto completamente (l'inevitabile aumento dei prezzi invaderà i mercati), loro staranno bene lo stesso.
Ora, senza essere esperti di economia, che cosa potrà mai succedere? Ma chi vuole più la loro cartaccia (anzi, presto non ti daranno nemmeno più la carta)?
E poi
la ciliegina sulla torta: tralasciamo il loro aspetto (qualcuno va dal parrucchiere e gli domanda: "fammi la faccia da pirla!"), non solo non smettono di sperperare i soldi pubblici, queste menti illustri sparano (non so da quale cavità corporea) norme, regole, obblighi e manovre assurde che complicano e ostacolano l'operatività di imprenditori e lavoratori autonomi, contribuiendo a portarci via sempre più soldi (chi le paga le commissioni sui pagamenti elettronici? Le imprese e i commercianti, ovviamente... e a chi vanno a finire? Alle banche, naturalmente, che poverine guadagnano solo cifre assurdamente alte grazie al credito allo 0,05% di cui usufriuscono ma che siccome sono bravi ci rigirano solo al 4,5% o più per farci un favore).
Un esempio pratico (riguardante la mia attività) dei giochini simpatici (passati e prossimi) che i nostri governanti adorano inventarsi per passare il tempo:

- La PEC (Posta Elettronica Certificata) che però può essere implementata solo dagli operatori che hanno dei requisiti improponibili.
- L'OLO2OLO (protocollo di migrazione dei contratti xDSL pensato da persone illustri, ma a cui tutti gli ISP devono aderire e che funziona bene quanto una barca in un bosco).
- Il "software unico per il monitoraggio della qualità dei servizi internet" della mitica Fondazione Ugo Bordoni, il cui sito mi sembra una supercazzola unica (non so quante decine di milioni di euro sia costato. Nella più ottimistica previsione raccoglierà dei dati inutili, manipolati e che speedtest.net ha già raccolto da anni in modo estremamente più completo, a livello mondiale, autonomamente, senza sperperare soldi pubblici e soprattutto facendolo diventare un business attivo), che probabilmente diventerà obbligatorio.
- Le enormi problematiche ad avere le autorizzazioni per l'installazione di tralicci per telecomunicazioni a bassissima potenza e opere di posa della fibra ottica, che vengono per il 90% dei casi rifiutate o costringono a ripiegare verso soluzioni inefficienti o talmente costose che ne fanno vanificare la realizzazione.
E le conseguenze si vedono: il numero di
imprese che chiudono o se ne vanno all'estero aumentano sempre più velocemente.
Situazioni come questa riescono a togliere entusiasmo anche a chi come me è veramente appassionato al proprio lavoro, e mi fanno farneticare sul blog.
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